La missione di Greta Thunberg, una quindicenne di Stoccolma, è molto semplice: innescare una mobilitazione di massa contro il cambiamento climatico, costringendo i governi, le amministrazioni e le istituzioni di tutto il mondo ad agire, e a farlo in fretta. Tutti i venerdì, dallo scorso settembre Greta è impegnata nel suo “climate strike”, che per noi sarebbe lo “sciopero” dalla scuola. Attenzione, non significa fare sega, bigiare, fare chiodo, fare spago, saltare, conigliare, impiccare, far manca, brusare, scavallare… etc… solo per citare alcuni modi di dire che si riferiscono al marinare la scuola. No, il climate strike si impegna a far capire agli adulti, e in modo particolare, a chi ha il potere di governare, che il pianeta è “nostro” e lo dobbiamo rispettare! Per questo in tanti paesi del mondo si stanno mobilitando giovani di tutte le scuole per protestare davanti l’edificio del proprio governo. Domani, chi vorrà, potrà farlo di fronte a Montecitorio!

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