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DAI MATTONCINI LEGO® AL CODICE ETICO

DAI MATTONCINI LEGO® AL CODICE ETICO: quando il gioco si fa serio

Proseguono gli incontri formativi volti a far emergere, dalle sedi e dalle regioni, i valori di riferimento che costituiranno la base del futuro Codice Etico della Fondazione ENGIM.

Realizzate le sessioni in ENGIM Veneto (a Treviso) e in ENGIM Lombardia (a Bergamo), il 2020 è iniziato con il coinvolgimento dei colleghi delle due sedi di ENGIM Emilia Romagna riuniti a gennaio a Ravenna, mentre a febbraio è stata la volta del personale di ENGIM San Paolo e di ENGIM Internazionale a Roma.

«Si è scelta una metodologia partecipativa, come quella suggerita dal metodo LEGO® Serious Play perché gli incontri siano anche opportunità di scambio e di confronto fra colleghi che altrimenti non ne avrebbero occasione» spiega Maria Grazia Marinò, coordinatrice delle attività per le persone con disabilità in ENGIM Piemonte Artigianelli Torino, e facilitatrice dei gruppi di lavoro insieme al direttore operativo nazionale Marco Muzzarelli e a Alessandro Svaluto Ferro della Diocesi di Torino. «Mentre si utilizzano i mattoncini per dare forma ad un pensiero, i colleghi coinvolti si confrontano sui valori, si scambiano opinioni, idee, prassi. Così, queste poche ore di attività diventano una preziosa chance per approfondire la reciproca conoscenza che altrimenti richiederebbe un tempo ad hoc, sempre più difficile da ritagliare tra i vari incarichi e impegni quotidiani».

Ma come si traduce l’attività realizzata con i LEGO® nella stesura del Codice Etico? «Quando si parla di metodologia LEGO® Serious Play si può tranquillamente pensare a una stampa 3D dei nostri pensieri», prosegue Maria Grazia. «Il metodo è stato sviluppato da LEGO® a metà degli anni Novanta per agevolare i processi decisionali e comunicativi all’interno delle organizzazioni. In ENGIM puntiamo a far emergere le motivazioni, le passioni, i valori e gli elementi di ostacolo e facilitazione che muovono l'azione quotidiana nel nostro ente. Attraverso i LEGO® cerchiamo di costruire un processo di analisi a partire dalle nostre sedi che ci permetta di elaborare il codice etico della nostra organizzazione, in grado di rispondere alla nuova veste di Fondazione - ente di terzo settore».

Conclusi questi incontri di elaborazione, un gruppo di lavoro trasversale alle regioni tradurrà in testo le proposte fatte, anche attraverso i mattoncini, in tema di valori e prospettive future di ENGIM.

Il Codice Etico fisserà i principi sui quali Fondazione ENGIM fonda il proprio lavoro ed orienta i comportamenti individuali; definirà in modo chiaro l’insieme delle regole che improntano le relazioni dell’Ente verso il personale e verso terzi. Il Codice dovrà ispirare l’attività di tutti coloro che operano nella Fondazione, tenendo conto della complessità dei ruoli e delle funzioni e responsabilità loro affidate per il perseguimento degli scopi della stessa. La reputazione, il buon funzionamento e l’affidabilità della Fondazione sono il frutto dell’attenzione di tutti e di ciascuno all’osservanza del Codice. Co-partecipare alla sua definizione, vuol dire riconoscersi in esso e sentirsi naturalmente in dovere di rispettarlo.

In ENGIM, questa non è la prima occasione in cui si utilizzano i mattoncini come metodologia partecipativa. «Grazie al supporto di Bricks4Kidz Piemonte, ormai da qualche anno agli Artigianelli utilizziamo i LEGO® nella didattica», conclude Maria Grazia. «L’obiettivo è portare i ragazzi a sviluppare autonomia e tecniche di problem solving, imparare a lavorare in gruppo e, più in generale, implementare le competenze soft-skills, divertendosi! Con i ragazzi funziona e, a giudicare dalle sessioni già effettuate in tante sedi, il metodo innovativo è stato apprezzato anche dai colleghi».

La prossima tappa è prevista nel mese di marzo. A seguire, lo studio dei contenuti raccolti e l'elaborazione condivisa.

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