Paese: 
Ecuador
Budget: 
423 749€
Stato attuale: 
Realizzato
Ruolo: 
Titolare
Partner locale: 
Vicariato del Napo - Vicariato di Sucumbios
Ente finanziatore: 
CEI - 8X1000
Contributo concesso: 
141 250€
Periodo attività: 
2020
Durata: 
3 anni
Descrizione: 

"Garantire una vita dignitosa alle popolazioni indigene in termini di nutrizione e servizi igienico-sanitari.
Promuovere un'economia sostenibile che rispetti l'ambiente amazzonico.
Diffondere l'adozione dell'Ecologia Integrale nella società e nelle istituzioni pubbliche ed ecclesiali"

I beneficiari indiretti sono le comunità indigene vicine a quelle beneficiarie degli interventi, in quanto possono riprodurre il modello di sostenibilità che si propone mediante il progetto; le istituzioni locali che vedono ridursi i problemi sociali e sanitari delle popolazioni indigene con conseguente riduzione delle spese assistenziali da convertire in investimenti; le organizzazioni della società civile che operano per la tutela dei popoli nativi e dell’ambiente amazzonico perché possono costruire sinergie con le comunità beneficiarie e gli stakeholder di progetto sulla base dei risultati raggiunti; le realtà ecclesiastiche che si dotano di nuovi strumenti pastorali per entrare sempre più in comunione con le comunità indigene

Il progetto ha la durata di 36 mesi e si sviluppa in due province dell’Amazzonia ecuadoriana: Napo e Sucumbios, dove risiedono gruppi indigeni Kichwa, Waorani, Siona, Secoya, Cofán, Shuar y Awá. Il territorio è in gran parte caratterizzato da zone rurali, con abbondanza di acqua e altre risorse naturali, ma si registrano valori critici di povertà, poche azioni di protezione ambientale e un tasso di deforestazione di 2932 ha/anno.
Nel Napo il sistema di trattamento delle acque presenta diverse problematiche: solo il 10% della popolazione riceve acqua potabile e solo il 6,5% è connesso a una rete di trattamento delle acque residuali. Le popolazioni indigene ottengono acqua principalmente dalla pioggia per alimentarsi, ma non sempre viene trattata adeguatamente. In più a causa del cambiamento climatico, la frequenza delle precipitazioni è cambiata, i periodi secchi stanno aumentando, e la popolazione è costretta a utilizzare fonti di acqua ancora meno sicure, come quelle del fiume, spesso inquinate da metalli pesanti liberati dalle imprese minerarie, fuoriuscite di petrolio e coliformi fecali.
A Sucumbios il 40,8% della popolazione si dedica all’agricoltura, ma l’intento di perseguire logiche commerciali per incentivare la produzione agricola e la transazione a un sistema di monocultura intensiva ha portato una riduzione della fertilità del suolo. In più il 94% della produzione di cacao e caffè si vende a intermediari che la acquistano per prezzi molto bassi, e il 43% delle famiglie rurali vive in estrema povertà. Infine, le produzioni tradizionali per l’autoconsumo vengono ignorate, contribuendo a una riduzione della varietà e equilibrio della dieta, impattando sulla denutrizione infantile.