Diamo l'opportunità ai nostri giovani di osservare modelli di futuro che loro potranno vivere veramente, per troppo tempo abbiamo confuso l'orientamento come "orientamento alla prossima scuola" dimenticando la finalità dell'orientamento ad essere protagonisti della propria vita.

Negli scorsi giorni sono stato chiamato a moderare alcuni tavoli di lavoro nell'assemblea Confimi ed ho recepito che oggi la responsabilità sociale delle imprese nasce da una esigenza di personale formato adeguatamente per operare sul lavoro. La responsabilità sociale si traduce in un atteggiamento di cura e attenzione al territorio affinché quelle persone possano provenire proprio dai territori nei quali operano le imprese. Oggi le imprese stanno riscoprendo l'importanza di far fiorire i giovani del territorio proprio a partire dalla loro esigenza di personale. Al convegno di CONFIMI ho scoperto che alcune imprese stanno supportando le scuole medie in azioni di orientamento...perché questa esperienza che sembra così sporadica non può diventare la normalità? Le imprese del territorio supportano le scuole nell'orientamento dei giovani ai passi futuri. Quale migliore modalità conosciamo per far capire la finalità dello studio dei nostri giovani se non fargli osservare alcuni dei possibili punti di arrivo finali dei loro percorsi? Ma perché i nostri open day portano i ragazzi e le famiglie ad osservare le aule e i laboratori delle loro possibili scuole, ma non vengono fatti degli open day nelle imprese dove un giorno potrebbero lavorare proprio attraverso quel percorso di studi?

Rimettendo al centro delle nostre riflessioni il "valore della persona al lavoro" piuttosto che "il valore della persona che studia" potremo dare l'opportunità ai nostri giovani di osservare modelli di futuro che loro potranno vivere veramente.

Per troppo tempo abbiamo confuso l'orientamento come "orientamento alla prossima scuola" dimenticando la finalità dell' "orientamento ad essere protagonisti della propria vita".

Marco Muzzarelli
Direttore Nazionale ENGIM