L’idea di realizzare la “Living Chapel” prende vita nel 2015 dalla visione di Julian Darius Revie, un compositore musicale dell’università di Yale che, ispirato dalla lettura dell’Enciclica Laudato Sì, decide di dare una forma tangibile al richiamo di Papa Francesco verso una rinnovata armonia tra Uomo e Natura. Nasce così l’idea di realizzare un’installazione ambientale capace di coniugare natura e musica, e per offrire l’occasione di piantare migliaia di alberi attraverso il contributo volontario di associazioni ambientaliste e grazie al dialogo interreligioso per la “cura della nostra casa comune”, come afferma papa Francesco nell’Enciclica Laudato Sì’ (LS21).
La prima Living Chapel, inaugurata il 5 giugno 2020 all’Orto Botanico di Roma, è realizzata interamente con alluminio riciclato al 100% e con barili di petrolio rigenerati in strumenti musicali; è una cappella energeticamente autosufficiente grazie a pannelli solari che alimentano un ciclo chiuso dell’acqua, necessario a nutrire le piante e che gli permette di produrre una sinfonia musicale. La sua presenza ha messo insieme associazioni religiose e laiche, gruppi di volontariato e organizzazioni per la salvaguardia dell’ambiente a cui sono stati donati più di 1000 alberi nel 2020. Da allora e fino a oggi sono sorte nuove Living Chapels e numerosi Giardini Laudato Si’ in Italia e nel Mondo.

In questo 2021 l’Italia è protagonista con la Pre-COP come Paese partner della COP26, (la Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici) che si realizzerà a sei anni dall’Accordo di Parigi (2015) a novembre, con i negoziati della COP26 a Glasgow, in Scozia. Per questo Il Ministero della Transizione Ecologica, in collaborazione con Connect4Climate del Gruppo Banca Mondiale insieme al Comune di Milano e Regione Lombardia, hanno lanciato All4Climate-Italy 2021, un contenitore di eventi utili a favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Milano ospiterà la Pre-COP26 con la presenza di 400 giovani, provenienti dai 197 Paesi firmatari l’Accordo, per sviluppare proposte concrete da presentare ai “grandi” della Terra, con l’impegno di spingere i Paesi firmatari sull’importanza di ascoltare le nuove generazioni che si fanno “portavoce” del grido della Terra e dei poveri (LS49). In questa realtà condivisa Fondazione ENGIM ha voluto impegnarsi a sostegno della realizzazione di una nuova Living Chapel, pensata come simbolo di dialogo, e in modo particolare di dialogo interreligioso, come azione di “cura della nostra casa comune” in un’ottica di ecologia integrale.

A Milano, Living Chapel, si è innestata all’interno degli spazi incantati del già bellissimo Giardino Aristide Calderini, nel centro della città. Ispirata allo stile cosmatesco delle opere pavimentali delle basiliche romane, si incastona all’interno del giardino in continuità con i resti del portico di ingresso della Casa dei Cori, dove un tempo si trovava una dimora del quattrocento, probabilmente, opera del Bramante e di proprietà della famiglia Corio. Purtroppo, l’edificio è andato perduto con i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, e solo due lati dell’edificio sono rimasti in piedi, sostenuti da colonne e statue. Da questa sontuosa apertura, attraversando il varco dei solchi dei muri rimasti, si accede al giardino, grandemente impreziosito da questa presenza arcaica. Superata la soglia, il progetto prende forma sulla simmetria radiale dei cerchi, lo fa disegnando un percorso che nella Living Chapel prende un “senso” preciso in cui riecheggia il passaggio paradigmatico che sottende l’urgenza di una “conversione ecologica”. Questo luogo quasi mistico, diventa simbolo reale del dialogo interreligioso, che in una spinta naturale e intrinseca invita il visitatore a prendersi “cura” del luogo in sé e nella sua estensione simbolica verso la nostra casa comune, inducendo l’ospite a una riflessione personale e spirituale che connette l’unione tra l’Uomo e la Natura.

Padre Antonio Lucente, Presidente di Fondazione ENGIM, nel descrivere le motivazioni che hanno spinto l’ente a sostenere questo progetto, ha detto: “Ciò che unisce la Mission della Fondazione ENGIM al progetto Living Chapel è l’azione, la spinta del “fare” in risposta a un’esigenza di cambiamento che deve essere radicale.
Coltivare l’impegno di realizzare la Living Chapel, in questa edizione speciale per Milano Pre-Cop26, mette in evidenza l’importanza di quella logica condivisa in cui crediamo e per cui pensiamo sia giusto vedere il mondo in un’ottica di ecologica integrale, come ci ricorda Papa Francesco nella Laudato Sì’, la lettera enciclica che è alla genesi dell’idea creatrice di Living Chapel. Questa installazione ambientale ci spinge a trarre beneficio davanti alla bellezza della natura, e al suo percorso narrativo, in cui il dialogo diventa ascolto, abbandono al “mistero” cha la avvolge. La Living Chapel è un luogo dove l’incontro con l’altro, il diverso “da me”, diventa accogliente; all’origine della sua naturale impronta ospitale, vi è l’incontro che induce al dialogo, e in modo particolare al dialogo interreligioso, così come invita nel suo messaggio secolare Francesco d’Assisi. In questo luogo è inevitabile riflettere sulla necessità di un cambiamento, sulla consapevolezza di costruire una società, un mondo che espliciti i risultati necessari per affrontare le conseguenze problematiche che il Global Warming (riscaldamento globale) che, condizionato della tecnica ad ogni costo, da un’economia incentrata sulla produzione e il profitto assoluti, ci hanno condotto ai limiti e alle disuguaglianze della nostra società contemporanea.
Appassionare le nuove generazioni al tema dell’ecologia integrale è fondamentale, questo è ciò che ci ha spinti ad appassionare i nostri giovani della “Scuola Impresa” che concretamente si sono impegnati nella realizzazione della Living Chapel e che continueranno a mantenere nella sua armoniosa bellezza per i prossimi due anni”.

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